USA e Ucraina firmano accordo su minerali e sviluppo

Di Adriano Bomboi

USA e Ucraina hanno finalmente firmato un accordo di partenariato su minerali essenziali e sviluppo.

Dopo mesi di tira e molla, il testo è finalmente e più concretamente paritario tra le parti, testimoniando la forza di Kyiv nel non aver mai ceduto alle pressioni della Casa Bianca per un accordo capestro diverso dal nuovo.

I putiniani invece diranno sicuramente che “gli americani si sono pappati il paese”.

Ecco i punti principali dell’accordo menzionati dal ministro dell’Economia Svyrydenko:

● La piena proprietà e il controllo delle risorse restano all’Ucraina.

● Nessun debito dell’Ucraina nei confronti degli USA.

● Le aziende statali, come Ukrnafta o Energoatom, restano di proprietà dell’Ucraina.

● Il fondo viene alimentato da nuove licenze, ovvero dai ricavi derivanti da nuovi progetti nel campo dei materiali critici, petrolio e gas.

● Si prevede che gli utili dei primi 10 anni non verranno distribuiti, ma saranno reinvestiti in progetti ucraini.

● Le modifiche legislative sono minime (solo al Codice di Bilancio). L’accordo deve essere ratificato dalla Verkhovna Rada (parlamento ucraino).

● Gli Stati Uniti contribuiranno ad attrarre investimenti, tecnologia e innovazione attraverso l’agenzia DFC (Development Finance Corporation).

● Il fondo offre vantaggi fiscali sia in Ucraina che negli Stati Uniti.

Come funzionerà questo fondo:

● Gli Stati Uniti contribuiranno al Fondo in denaro o sotto forma di assistenza (ad esempio, difesa aerea o equipaggiamenti). L’Ucraina destinerà al Fondo il 50% delle entrate di bilancio derivanti dai nuovi affitti per le nuove licenze minerarie.

● Il fondo investirà esclusivamente in progetti ucraini: nell’estrazione di minerali, petrolio e gas, nonché nelle infrastrutture e nella lavorazione correlate. Le decisioni su progetti di investimento specifici saranno prese congiuntamente dall’Ucraina e dagli Stati Uniti.

Adesso vedremo se l’accordo avrà un qualche effetto politico su Putin.