ASPETTANDO GODOT DELLA ZES LA SIGNORA FRANCA ZONA MUORE – di Mario Carboni


Le ZES sono state un trucco Renzi/Gentiloni/Pigliaru per attirare il voto meridionale in caduta libera. La ZES sarda sí é rivelata da subito un espediente della sinistra moribonda per sostituire la Zona franca sardista e dare da bere nuvole al suo ceto burocratico/imprenditoriale assetato di assistenzialismo. Aspettando il Godot di sovvenzioni improduttive che né il Governo gialloverde e neppure quello scriteriato giallorosso hanno nelle loro tasche sfondate, la Zona franca dei sardi, che aspetta che sia applicato il decreto 75/98 é ferma e derelitta. Ben altro ci vuole per dare speranza e posti di lavoro ai sardi senza aspettare elemosine che sono solo promesse irrealizzabili. Intanto bisogna salvare il Porto di Cagliari, l’aeroporto di Elmas e la sua area industriale contigua di Macchiareddu dichiarando con forza che quella é l’area della Zona franca Cagliaritana e procedendo in quella direzione come applicazione del 75/98 e il suo specifico decreto successivo. Non il ridicolo fazzolettino di zona franca concordato fra Autorita portuale, Zedda e Pigliaru prima della loro sconfitta. Questo fazzolettino di zona franca serve solo per piangere la morte del Porto canale. Sono rimaste solo l’Autoritá portuale e il fantasma della Cagliari free zone ad essere gestite dalla sinistra e a continuare a portare avanti vecchie politiche fallimentari e improduttive. Andrebbero commissariate. Purtroppo bisognerá attendere le elezioni politiche per avere un nuovo governo che in sinergia con la nostra Giunta regionale possa invertire la rotta. Si tratta quindi di anni prima che la Zona franca sarda e in particolare quella cagliaritana possa iniziare a vagire. A meno che il Presidente Solinas non compia anche per la Z.F. un miracolo politico realizzato come per la vertenza delle entrate. Mai dire mai, ma la Sardegna é alla canna del gas e non importa se GNL gassoso o liquefatto. (Fonte: diario social Facebook a cura di Mario Carboi