Il Re Carlo Felice indagato per tirannia. Atteso il verdetto dei sardi.

“Carlo Felice liberale? Era sempre alla ricerca di soldi mentre all’inizio dell’Ottocento nell’attuale via Roma a Cagliari la gente moriva per gli stenti, comprese molte decine di migliaia di bambini. I Savoia Re illuminati? Carlo Alberto fece uccidere un giovane sardo, Efisio Tola, perché sorpreso a leggere la Giovane Italia, cioé il manifesto del Risorgimento italiano”.

Il profilo di Carlo Felice che emerge dall’opera dello storico e linguista Francesco Casula é a tinte fosche, potremmo dire a tinte noir o definire anche dark, come gli horror movies e con  un finale mai consolatorio. Un vero atto d’accusa sostenuto da documentoli e testimonianze storiche.

Lo scorso 8 Ottobre é stato presentata, presso la Biblioteca Comunale di Macomer, l’opera di Francesco Casula ” Carlo Felice e i tiranni sabaudi” e i presenti hanno goduto in esclusiva di una testimonianza storica inedita che riscrive non solo la figura di Carlo Feroze (come già é stato ribattezzato) ma anche quelle dei successori e predeccessori,  contribuendo in tal modo a gettare una luce su secoli di storia sino a ad oggi appannaggio di un storiografia ufficiale sempre acriticamente incline alla cieca  apologia al risorgimento.

“Altro che liberali. Il primo provvedimento emanato dai Savoia all’indomani della fusione perfetta del 1847 fu di introdurre il servizio militare obbligatorio per 5 anni. Le famiglie aspettavano,  soprattutto quelle agropastorali, che i figli crescessero per dare una mano in famiglia e invece i giovani sardi venivano praticamente sequestrati dal governo piemontese.per ragion di Stato.

Per Francesco Casula la revisione dei fatti risorgimentali non é solo affare della Sardegna. A Bronte, la cittadina siciliana vicino a Catania, quando Garibaldi arrivó in Sicilia con la cosiddetta spedizione dei Mille,  di cui i libri di storia continuano a darci una visione trionfalistica, per avere il consenso populista si fece sfuggire la promessa di restituzione delle terre demaniali, Cosa accadde?  Intervenne Nino Bixio. il generale ibraccio armato di Garibaldi, che fece fucilare i cosiddetti leader delle rivolte delle occupazioni delle terre.

Non é suoerfluo ricordare che l’ondagine di Francesco Casula contribuisce non solo alla scienza storica, ma anche a creare maggiore consapevolezza nei sardi sul ruolo dei Savoia,  ma anche sul ruolo dei sardi e sui loro diritti di autodeterminazione calpestati per secoli.

Su questo versante é professor Giuseppe Melis, docente universitario, a farsi carico delle implicazioni pratiche. Egli, tra l”altro,  é ormai divenuto il relatore ufficiale dell’opera attorno a Carlo Felice. “Dobbiamo evitare un approccio basato sull’odio e sulla vendetta; la verità storica va proiettata nella nostra capacità di riscrivere non solo le vicende del passato, ma anche il nostro futuro,  con la consapevolezza che i nostri fattori distintivi nazionali sardi possono divenire un fattore competitivo di successo per il nostro sviluppo culturale, sociale ed economico” .

Chiudo affermando senza fronzoli che opere come quelle di Francesco Casula e con esse tutte le iniziative che servono a creare consapevolezza nei sardi,  contribuiscono concretamente ad accelerare quel processo di acquisizione della autodeterminazione necessaria alla Sardegna per tirarsi fuori dal sottosviluppo.

Questo processo non é né facile né temerario, ma  é semplicemente il percorso piú logico che va perseguito attraverso lo strumento democratico piú alto:  la sostituzione dell’attuale deludente, servile ed anacronistico Statuto speciale della Sardegna con la Carta de Logu noa pro sa Natzione sarda, una Carta Costituzionale della Sardegna che sancisca definitivamente il suo essere Natzione.

Questa Carta non é solo un sogno o un auspicio, é oggi un documento,  una proposta,  un disegno di legge,  frutto del lavoro di centinaia di sardi esperti di storia,  politica e diritto. Questa Carta sarà presto al centro del dibattito della società sarda e costituirà in sé il piú significativo atto che sancisca il verdetto di piena colpevolezza di Carlo Felice ed i tiranni sabaudi.

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