Roberto Giacobbo: per raccontare la storia della Sardegna ci vuole coraggio.

Fonte: https://youtu.be/QibhJ4avCyQ

Per l’archeologa Pietra (della sovraintendenza di Cagliari-Oristano) ancora, è difficile comunicare l’archeologia poiché “è rischioso divulgare ipotesi poco certe, capaci di creare falsi come nel caso delle pietre trasportate da Mago Merlino a Stonehenge”. Nel merito dell’osservazione Giacobbo ha condiviso una personale soluzione, l’onestà: “Bisogna raccontare l’esistenza delle diverse ipotesi e trattare il prossimo come vorremmo essere trattati, ovvero con onestà. Dobbiamo, ancora, avere il coraggio di raccontare anche i ‘lavori in corso’, magari il turista tornerà negli anni per sapere cosa è successo in quel particolare sito. Secondo una ipotesi gli Shardana erano le guardie personali di Ramses II, secondo un’altra versione erano invece una sorta di ‘top gun’ noti per le loro capacità militari. Nella Cittadella dei Musei di Cagliari sono esposti alcuni scarabei egizi: non è provato che fossero le guardie del corpo del faraone ma perché non divulgare questa ipotesi? Per un rettore di una facoltà egizia essi erano le bodyguard del terzo faraone della XIX dinastia. Perché non possiamo avere il coraggio di condividere queste ipotesi?”.

Fonte: Sardegnagol.eu