Burocrazia, dichiarazione sulle accise di energia elettrica solo per esperti informatici.

Da qualche giorno ho iniziato a preoccuparmi della scadenza del 31 Marzo con riferimento all’obbligo di dichiarazione annuale sulle accise dell’energia elettrica previsto per chi detiene impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 20 Kw/p. Sapevo che sarebbero stati dolori, ma ogni volta rimango sorpreso di quanto sia difficile e complicato, a volte financo impossibile, assolvere ai propri obblighi dichiarativi e come la burocrazia italiana faccia di tutto per ostacolare le ordinarie attività di impresa, che sono fortemente penalizzate dalla necessità di dedicare troppo tempo a complicate questioni burocratiche degne del campionato mondiale di rebus e cruciverba.

Passiamo ai fatti. Da circa due settimane ho iniziato a cercare i file relativi alle dichiarazioni già effettuate gli anni precedenti e già qui la confusione è stata molta. La verità è che ogni qualvolta riusciamo a dipanare una questione complicata sarebbe il caso di crearci per noi stessi un tutorial che ci sia di aiuto per gli anni successivi, perché vi posso assicurare che se le cose sono difficili e riguardano una dichiarazione annuale, trascorso un anno sarà molto difficile ricordare tutti i passaggi, anche perché puntualmente intervengono sempre modifiche alle procedure.

Iniziamo col dire che la prima sorpresa arriva dal metodo di identificazione all’accesso al sito delle dogane, perché ho avuto la sventura, a causa di diverse carenze amministrative, di dover sostituire la smart card e il sistema di accesso dell’Agenzia delle Dogane richiede una preventiva registrazione della nuova carta per il successivo riconoscimento. Mano a dirlo fatico a trovare il modo di procedere a questa nuova registrazione.

Tengo anche a precisare che effettuo tranquillamente l’accesso al portale senza problemi,. ma l’agenzia distingue diversi servizi e per ognuno di questi cambia le modalità di accesso e le relative password. La chiamano sicurezza, ma per l’utente medio significa di solito una oggettiva impossibilità di ottemperare agli obblighi dichiarativi.

Le opzioni di accesso sono tante. Troppe. Apparentemente per agevolare l’accesso, di fatto per complicarlo.

Provo con diverse credenziali a disposizione e il risultato è sempre nullo. Le vecchie credenziali STD non sono più valide perché scadute, l’accesso tramite carta nazionale servizi è rifiutato in quanto la nuova carta non è ancora registrata, il metodo SPID è rifiutato e considerato non utile per il tipo di operazione richiesta, il sistema non mi riconosce. Ovviamente. Provo con un altro profilo aziendale: manco a dirlo, la password in questo caso è valida, ma è scaduta. Ci si mette il sistema di protezione delle password Norton che mi nasconde la vecchia password. Morale della favola: non posso aggiornarla.

Quindi, non abbiamo nemmeno iniziato a capire come presentare la dichiarazione telematica ché già non riusciamo nemmeno ad effettuare l’accesso. Un’eccezione? No, purtroppo.

Dopo questi primi tentativi decido di fare due cose: riavvio il browser per i noti problemi legati alla cache e provo addirittura a cambiare PC prendendo quello vecchio. Sì, già, perché purtroppo anche il cambio del PC crea svariati problemi di riconoscimento, configurazione, compatibilità e memoria di vecchie password.

Cambio PC e nasce un altro problema. Per fortuna avevo preso un appunto. Il portale ha delle istruzioni decisamente precise, ma comprensibili solo agli addetti ai lavori. Apparentemente ci sono due vie per presentare la dichiarazione, ma non è per nulla chiaro che dal 2021 si possa presesentare solo attraverso il sistema c.s. webservice, anche perché la sezione con la vecchia modulistica manuale è fuorviante in quanto contiene tutti gli aggiornamenti finanche con i moduli relativi all’anno di imposta 2022, cioè quelli oggetto della dichiarazione in scadenza. Le istruzioni sono contenuti in documenti spesso incomprensibili di decine e decine di pagine che spesso rimandano a leggi e circolari, Un labirinto impossibile da affrontare per chi non ha tempo, competenze a 360° e molta molta pazienza.

Cambio ancora PC, vado alla sezione Servizi Digitali e al suo interni alla sottosezione Web service. Scopro che devo scegliere tra due tipologie di Web service: una ordinaria e l’altra ftp. Mi torna in mente la gestione del mio sito web personale come webmaster autodidatta circa 15 anni fa, un sistema, quello ftp, a portata di soli professionisti dell’informatica. Iniziamo bene.

Provo ad entrare al servizio Web service ordinario scegliendo intuitivamente l’ambiente reale (l’altra opzione parla di ambiente di prova). Clicco al suo interno, ad esclusione, su digitalizzazione accise, Mi trovo in un’altra pagina che sembra coerente con ciò che cerco: Energia Elettrica . Trasmissione dichiarazione Energia Elettrica Anno di Imposta 2022. Clicco sul file Dichiarazione Energia Elettrica. Si apre il file e spero sia quello giusto che dovrò compilare e poi inviare magari in ftp. Ma ho una brutta sorpresa: mi si apre un file tracciato, non un file compilabile.

Guardo nell’archivio documenti 2022 del mio vecchio PC: mi risulta di aver compilato un modulo chiamato modello AD1. Quindi? Quindi si inizia da capo. Ma non ricordo proprio cosa ho fatto lo scorso anno.

Torno indietro e provo a cliccare sull’opzione Web service ftp. con mia sorpresa mi rimanda al più generale Servizio Telematico Doganale. Mi dice di iscriversi, andare su modifiche autorizzazioni e di reperirei in guida operativa e tracciati record tutte le informazioni tecniche per l’utilizzo del servizio. A questo punto una persona normale avrebbe già mollato tutto. Io no.

Esco, riavvio e vado alla sezione generale Servizio Telematico Doganale, acceso ai servizi, ambiente reale, dichiarazioni online. Per l’accesso con smart card c’è l’opzione. Provo a cliccarci sopra. Mi da “Errore di autenticazione”. Non riconosce la smart card. Quindi devio risolvere preventivamente la questione della registrazione preventiva a della smart card.

Intanto noto che tra le modalità di accesso c’è anche quella dello SPID. Ci provo. inutilmente. Il sistema dice di non essere in grado di gestire la mia richiesta.

Prendo ora le vecchie credenziali della mia azienda rilasciate dall’Agenzia delle Dogane. Intanto devo riavviare il sistema perché per motivi di sicurezza il portale mi ha letteralmente sbattuto fuori. Non mi accetta le vecchie credenziali. Provo un ultima opzione: l’accesso tramite Carta di Identità Elettronica. Ovviamente la devo cercare e devo aver già scaricato l’applicazione sul mio smartphone. Prendo la Carta, inizio la procedura, ma mi appare subito la schermata seguente:

Intanto riavvio il sistema e poi scopro che nel mio cellulare misteriosamente non ho più l’applicazione CIE. Procedo a scaricarla leggendo le istruzioni per la registrazione della carta in mio possesso. Finalmente riesco a logarmi ed entrare al Portale. Sono le 11.40 del mattino e sono passate già più di due ore. Della dichiarazione nemmeno l’ombra, sto ancora lottando per poterci entrare, in questo portale.

Vado subito alla sezione Servizi Digitali, e alla sottosezione Webservice. Riesco ad accedere. Tutto a posto? Manco a parlarne. Ora devo recuperare alcuni dati dal sito di E-Distribuzione e udite udite…la password risulta scaduta ed ecco che devo seguire una procedura specifica e lunga per cambiarla. Fatto questo vorrei scaricare tutti i dati di produzione dei contatori per avere un riscontro delle letture da riportare in dichiarazione. Dopo un’ora di attesa ho scaricato solo i primi sei mesi dell’anno 2022. Iniziamo bene.

Ci metto circa due ore ad estrapolare i dati che mi occorrono, ma non posso che ringraziare l’azienda elettrica perché è una delle poche certezze rimaste. I dati non sono facili da estrapolare e vanno inseriti in un proprio folgio elettronico per ricavare i dati mensili di produzione dalla differenza dei dati progressivi a loro volta scomposti per fascia oraria. Un macello.

Passo di nuovo al sito dell’Agenzia delle Dogane: non c’è nulla da fare, non si entra nè con lo SPID, nè con la carta elettronica né con la carta nazionale servizi.

Sono le 17 del pomeriggio e dopo aver buttato quasi tutto il giorno a questa incombenza sono ancora al punto di partenza. Ho una settimana scarsa di tempo. Speriamo bene.

E intanto penso che sto presentando una dichiarazione che non serve a nulla visto che sono esente da accise, ma tant’é…questo vuole l’amministrazione finanziaria. Mah…

Il giorno seguente alle 7 in punto sono già seduto in cucina con il caffè……accompagnato dal sito dell’Agenzia delle Dogane. Ho un flash: vado a rovistare in un vecchio account di posta elettronica e rintraccio una vecchia password. Incrocio le dita, prendo n appunto e ed entro a capofitto nel portale. In soli 15 minuti riesco ad entrare, ma il sistema mi dice che devo aggiornare la password. Altri dieci minuti e riesco anche in questa impresa. Penso finalmente di aver risolto, ma subito arriva l’amara sorpresa:

Utente non abilitato all’invio

Molto bene. non sarei abilitato all’invio. Proverò a riavviare tutto. Non sia mai. La telenovela continua….

Ore 9.22, ho cambiato ufficio, ma il problema è il medesimo. Il sistema continua a sbattermi fuori e a dirmi che non sono abilitato al servizio richiesto. Telefono ad una collega di altra azienda. Scopro che è riuscita a logarsi dopo tre giorni con lo SPID. Per me è stato impossibile. Una volta logata non ha avuto problemi ad accedere al servizio di dichiarazione.

Decido di leggermi per l’ennesima volta la versione aggiornata del casi MAU, il Modello Autorizzativo Unico utilizzato dall’Agenzia delle Dogane per regolare l’accesso e l’utilizzo dei servizi online. Sono 48 pagine per addetti ai lavori. Auguri!

Ore 10.16. Senza un perché il sistema mi fa finalmente entrare con il sistema SPID. Vado subito alla sezione ACCISE, ma il problema è sempre lo stesso: risulto non abilitato al servizio di trasmissione della dichiarazione.

Torno al c.d. profilo MAU e controllo le mie autorizzazioni. Risulto regolarmente autorizzato per i servizi richiesti.

La battaglia continua….oltretutto ho letteralmente paura di chiamare in Dogana. L’ultima volta mi hanno detto “si legga le istruzioni, non abbiamo tempo per assistere tutti quelli che presentano queste dichiarazioni”., Ma io mio chiedo, se siamo esenti dal pagamento delle accise non potevano anche esentarci dalla presentazione della dichiarazione?

Intanto ho proceduto a richiedere tutte le autorizzazioni anche come persona fisica. Non sia mai.

La videata parla chiaro.

Provo nuovamente a riavviare il PC. Ovunque leggo che i sistemi di sicurezza hanno necessità di liberare la cache per prendere atto di alcune modifiche.

Riavvio, ma non risolvo. Il sito è un ginepraio e, contrariamente alle istruzioni che ho più volte letto clicco sulla sinistra alla voce servizi interattivi. Entro al suoi interno e con mia sorpresa individuo la voce ACCISE. Ci clicco sopra e improvvisamente entro dalla parte giusta! Vi posso giurare che la voce ACCISE sull’energia elettrica è presente in almeno tre diverse sezioni del sito. Ma come fa un utente a distinguerle? Mi sento a metà tra un leone ed un coniglio: sono stato bravo o sono stato solo fortunato?

Passo alla compilazione online. Di seguito le istruzioni….

Dopo la lettura veloce di ben 71 pagine capisco che devo compilare, come lo scorso anno, i campi A e G.

Per i pigri che non volessero passare due giorni a capire cosa fare, ecco il link giusto di accesso per l’inserimento dei dati della dichiarazione: https://acciseonline8.adm.gov.it/DichiarazioniU2SEEWeb/pages/home.xhtml

Al quarto giorno mi alzo dal letto e compio il miracolo. Riesco in un’ora a caricare tutti i dati ed invio le dichiarazioni, ma c’é una sorpresa: bisogna gestire la grana autorizzazioni delegante e delegato. In pratica esiste una procedura estremamente complicata senza la quale il soggetto che compila la dichiarazione non è abilitato all’invio se non si sblocca anche questa funzione nel profilo. La funzione da attivare ha un nome astruso che nulla ha a che fare con l’energia: e contiene la parola “otello”. Dopo circa due ore di tentativi la individuo. Ora la conosco e chi mi legge può risparmiarsi altre due ore,

Scrivetemi per altri consigli.