Dio YHW in Sardegna, una Bibbia occidentale? di Gigi Sanna

Fonte: pagina facebook Prof. Luigi (Gigi) Sanna

STUPENDA,INCREDIBILE, COMMOVENTE SARDEGNA! UNA ‘BIBBIA NURAGICA’, UN VERO E PROPRIO VOLUME SACRO DI UN DIO YHW OCCIDENTALE DA ESPLORARE E DA METTERE A CONFRONTO CON QUELLO ORIENTALE.

Con la recente scoperta avvenuta nel Monte Ebal, ovvero quella del piombetto delle maledizioni di YHW, gli studiosi (storici, archeologi ed epigrafisti) di Haifa hanno, senza saperlo e volerlo, confermato quello che nel 2004 abbiamo scritto, a chiarissime lettere, sulla base degli studi del grande antropologo Raffaele Pettazzoni; cioè che la divinità venerata per più di 1500 anni in Sardegna era ugualmente YHW. Sì la divinità yhw o yhwh del Vecchio Testamento, il dio celebrato come ‘unico’ e assoluto del popolo ebraico. Oggi sono in tantissimi a saperla la scoperta archeologico – epigrafica di Monte Ebal ma sarà forse bene e utile ricordare che l’ espressione (non ‘nome’!) YHW del documento palestinese del monte delle maledizioni è scritta in ‘protocananaico’; cioè riportata con quel medesimo codice alfabetico con il quale risultano scritti decine e decine di documenti sardi. Un codice in mix ormai super documentato, assai fantasioso, con direzione di scrittura vario e quasi ‘anarchico’, che si caratterizza, soprattutto, per la presenza di lettere alfabetiche consonantiche arcaiche e meno arcaiche. Un system ‘guazzabuglio’ per i superficiali e per coloro che poco studiano e male intendono. Il termine sprezzante (come sanno coloro che da tempo seguono le ‘nostre’ cose), fu ‘coniato’ sconsideratamente da un linguista glottologo classicista, il prof. Massimo Pittau dell’Università di Sassari; uno studioso che ,come tanti altri studiosi italiani e sardi di lettere classiche di allora, aveva conoscenze limitatissime se non nulle circa i codici alfabetici consonantici prefenici, inventati tra l’inizio del II Millennio a.C. e la fine di esso (protosinaitico, protocananaico e ugaritico e altri ancora). ‘Guazzabuglio’ però, per quanto termine fuori luogo, rende efficacemente l’idea circa un codice di scrittura sacro del tutto singolare, quasi ‘anarchico’, usato prevalentemente, per la gloria di YHW, in modo da non essere letto e compreso se non da pochissimi scribi, quelli particolarmente ferrati nella decifrazione e decriptazione dei rebus. Ora, iI piombetto del monte delle maledizioni sembra dire dunque soricamente, almeno all’apparenza, che di YHW nel Mediterraneo se ne adoravano due, uno ad Oriente e uno ad Occidente; uno in Palestina (terra di Canaan) e uno in Sardegna, a ben 2500 chilometri di distanza! Ma le cose non stanno proprio così perchè, stando alle fonti dirette sarde, le divinità YHW (con ‘nome’ anche Y, YH, YHH, YHWH) erano ‘almeno’ tre. Infatti ci fu un tempo un originario YHW cananaico, un successivo YHW biblico ebraico e ancora un successivo o contemporaneo YHW di Sardegna. Diciamo che Il YHW ‘biblico’ fu quasi ‘rubato’ perchè dio ‘evocato’ e conquistato ai vinti (come allora si usava), con le note guerre d’espansione ebraiche contro i Cananaei; tanto che si può affermare, senza scandalizzare, che Israele oggi come stato politico – ‘religioso’ si fonda, nella sostanza, sulla forza propulsiva di una divinità antica inventata e venerata dagli aborriti cugini ‘palestinesi’. Divinità, come si sa, purgata e ritoccata continuamente, per ideologie nazionalistiche, dagli scribi sacerdoti ebraici, ma pur sempre ancora di cultura ‘palestinese’. Generazioni di biblisti ovviamente si sono chiesti quale fosse l’identità dello YHW delle origini e hanno cercato di ottenere le risposte da quei passi, come quello di Giosia (Re, 23,…) circa le decise riforme religiose che, non enumerate completamente , vengono sommariamente riferite nei punti fondamentali: distruzione dei cosiddetti ‘luoghi alti’, destituzione dei sacerdoti ‘eretici’, abolizione dei riti divini dell’incenso al sole e alla luna e alle costellazioni, abbattimento delle case della prostituzione sacra (dei prostituti sacri), annientamento per combustione de palo sacro di Astarte nel torrente Cedron. Mancava però loro, per i necessari scopi comparativi, la testimonianza di un’altra ‘Bibbia’, quella del tutto sconosciuta che in questi ultimi trenta anni si è andati scoprendo grazie a centinaia di documenti religiosi scritti che parlano ripetutamente di un dio unico, ‘geloso’ e ‘senza altri dei accanto’, ‘ manifestamente’ androgino, non raffigurato se non sommariamente con attributi umani e con numerosi simboli naturalistici (il toro, il fallo, l’albero, il serpente, ecc.). Quella ‘bibbia’ che attraverso i monumenti e gli oggetti del culto ( grande statuaria e piccola statuaria in bronzo, in pietra e in ceramica) racconta, inoltre, di un toro celeste ‘ab shrdn, genitore/trice di figli divini a loro volta padri signori giudici re di tutta l’isola

(CONTINUA)

Nella foto di copertina. la testimonianza della ‘bibbia sarda’ con la testa taurino -luminosa di uno dei ‘Giganti’ di Monte ‘e Prama, figlio divino del Toro Shrdn (signore giudice) YHWH.