Cagliari Calcio e Fondazione di Mont ‘e Prama, vincono passione e serietà.

Due anni fa avevo definito la nomina di Athony Muroni alla carica di presidente della Fondazione Mont ‘e Prama “Un lampo che schiarisce l’orizzonte”. Una persona seria e preparata e soprattutto innamorata della Sardegna nel ruolo di Presidente della Fondazione Monte ‘e Prama, cioé il cuore della storia dell’antica civiltà sarda, non poteva che ottenere ottimi risultati.

Quanto al Cagliari Calcio, ho sempre ritenuto che Giulini abbia sempre cercato di fare del suo meglio, ma si sa, la palla é rotonda e al calcio non si gioca da soli, ma contro un intero girone di squadre tutte costruite in grande competizione le une con le altre. In questa dificile situazione il Cagliari Calcio, dopo una retrocessione disgraziata maturata all’utima giornata del campionato scorso, aveva il difficile compito di puntare ad una pronta risalita e tra varie traversie Giulini ha avutoi il grande merito di cogliere l’opportunità di riavere Claudio Ranieri a Cagliari.

Intanto diversi mesi fa la Fondazione Mont ‘e Prama ed il Cagliari Calcio sancivanoi un accordo di mutuo supporto ai fini della promozione della cultura sarda legata ai Gigantes in Italia, in Europa e nel mondo.

In quel momento il Cagliari Calcio era attraversato da una certa crisi di risultati e l’obiettivo della serie A pareva oramai definitivamente archiviato mentre la Fondazione Mont ‘e Prama era oggetto di una strumentale ed insensata campagna denigratoria fondata sul nulla (per non dire sull’invidia) e che mi avevano spinto alla denuncia pubblica dello scadimento ormai irreversbile dell’inforrmazione.

Oggi posso dire con grande soddisfazione che i sardi possono dirsi orgolgiosi del Cagliari Calcio e della Fondazione Monte ‘e Prama, perché embedue hanno raggiunro degli obiettivi straordinari che verranno amplificati proprio da quell’accordo di cooperazione tanti criticati quanto incompreso.

É lo stesso Anthony Muron, nei social mwdia, a spiegare molto lucidamente la vicenda ed il felicissimo epilogo: “È stato un anno difficile. A luglio 2022, due mesi dopo una retrocessione che aveva gettato nella depressione più nefasta l’intero ambiente, ho incontrato Tommaso Giulini, col quale non parlavo da sei anni. Non importa ora spiegare il perché. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che avevamo entrambi una grande responsabilità verso la Sardegna, guidando una Fondazione chiamata a valorizzare il patrimonio culturale dell’Isola a livello internazionale e la squadra dei Sardi, dello scudetto, dell’identità. Abbiamo lavorato a costruire un progetto di collaborazione serio e utile per il bene pubblico. Oggi posso dire che il Cagliari calcio è stato generoso, mettendo la sua struttura e la sua rete di contatti a disposizione di un progetto per la crescita della conoscenza della cultura e della archeologia della Sardegna, in un certo senso partecipando alle spese di una grande campagna di promozione. Qualcuno, ignorando cosa fosse successo a Genova, a Palermo, a Venezia, a Brescia e a Parma ha provato a sporcare questo grande sforzo congiunto. Nella migliore delle ipotesi ci hanno accusato di aver sprecato soldi, di “spese pazze” (mai una campagna pubblicitaria nazionale di questa portata e con questi risultati è costata così poco), di megalomania. Ci abbiamo creduto quando nessuno ci credeva, abbiamo tenuto duro nel momento della tempesta, quando in pochi hanno avuto il coraggio di venire a vedere le carte, abbiamo lavorato con serietà e seminato serenità, in attesa di raccogliere assieme i risultati sportivi e quelli legati alla buona promozione. Ora tutti esultano: il Cagliari è in serie A e noi possiamo registrare un +41% di presenze nei nostri siti archeologici. Onore al merito a chi ci ha seguito e ha lavorato con serietà, senza farsi condizionare dai leoni da tastiera, dagli sfascisti e da chi è guidato dal rancore, dall’invidia e dalla voglia di vendetta: le strutture del Cagliari Calcio e della Fondazione Mont’e Prama su tutti. Uomini e donne su cui la Sardegna può e potrà contare per un contributo alla crescita della nostra terra, lenta ma continua, silenziosa ma felice. Viva il Cagliari, viva Mont’e Prama, viva la Sardegna”.

Auguri di cuore anche da me e da tutti quei sardi che credono nei sardi e nella Sardegna. Fortza Cagliari, Fortza Gigantes, Fortza Paris!